Il debutto di LowLow

Questa sera mentre guarsavo il tg di Italia uno hanno parlato di un rapper di 23 anni romano…purtroppo non sono stata attenta, perché avrebbe meritato vi dessi più informazioni su di lui…se qualcuno ha visto la trasmissione mi dica di chi si tratta.

Dicevo parlavano di questo artista emergente… a catturarmi l’attenzione è stato il suo enorme e fastidioso ego…lui ha fatto solo questo da tutta la vita (bhe io non ne andrei fiera ) e lo fa meglio di chiunque altro  (nini sbasa la cresta va…)

Ma il top lo ha raggiunto dicendo che amava i classici della letteratura, ma mentre lo diceva non azzeccava un verbo…io , che faccio enormi orrori di sintassi e di orografia li ho notati…e li correggevo mentalmente. ..

Forse sarebbe stato meglio che studiasse un po’ anziché fare solo il rapper…
Aggiornamento :

Si chiama LowLow , vi lascio il link del pezzo del tg di cui vi parlavo

http://www.video.mediaset.it/video/studioaperto/edizione_servizio/il-debutto-di-lowlow_686027.html

Mi godo il momento

 Dal mio vecchio blog…ricordando il 2015… dopo anni di buoi mi sono finalmente riuscita a godere un anno!!

Ripropongo questo post anche se mal scritto perché ho bisogno di darmi un po’ di carica, di ritrovare quella spinta verso l’alto di due anni fa, vorrei riuscire a trasformare il 2017 in un anno di ulteriori svolte! Vorrei riuscire ad essere felice, felice per davvero anche delle piccole cose. ..

giovedì 12 febbraio 2015

E poi ti svegli una mattina…e tutto sembra andare per il verso giusto….

ho quasi paura a essere felice, dopo un anno in cui tutto sembra andare storto, ne arriva uno in cui ricomincia la salita…. forse è proprio vero, quando si smette di aspettarsi qualcosa, ci si concentra su noi stessi su ciò che al momento abbiamo, è il momento in cui siamo più positivi e le cose belle cominciano ad accadere!!
Sono proprio felice, questa mattina ho ricevuto una bella notizia, non dico quale per scaramanzia, non vorrei fosse un altra bolla di sapone, non voglio illudermi ma solo godermi il momento….
Sono proprio felice perchè ora riesco a godermi il momento, senza avere paura del futuro, senza per forza aspettare un domani migliore…
Sono felice, perchè quando le cose cominciano ad andare bene, anche le piccole notizie, come il consentire l’accesso ai cani in due parchi comunali (anche se con ristrettezze), segnano il raggiungimento di un altro piccolo successo!!
Sono felice perchè finalmente dopo anni in cui ci provo stò per iniziare una nuova avventura, finalmente farò quel corso di fotografia che ho sempre sognato!!
Quindi siate felici delle piccole cose, perchè la felicità porta felicità!!

Ps. La Novità di cui parlo era un lavoro pagato con i voucher che ho ottenuto!  Non è il massimo ma almeno finalmente avevo trovato un lavoro .

Guardado quella terribile foto direi che il corso di fotografia mi serviva proprio! 

Rubrica librosa: dimmi che credi al destino

Sto vivendo un periodo un pò sabbatico, dopo la frenesia di dicembre, e gli strascichi portati avanti a gennaio, la sensazione che provo ora è di apatia, mi manca il brio, l’entusiasmo  e questo si riflette pure nella lettura dei libri, e così mi trovo a recensire un libro che non sono riuscita a finire. Erano alcuni anni che non mi accadeva, solitamente finisco i libri anche se non mi piacciono, ma questa volta proprio non mi andava giù, odiavo i protagonisti e la storia mi annoiava.

Il libro in questione è: “Dimmi che credi al destino” di Luca Bianchini pubblicato da Mondadori, 2015 (262 pagine) questa è la trama:

Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo, e che non riesce a dimenticare. A cinquantacinque anni, Ornella si considera una campionessa mondiale di cadute, anche se si è sempre saputa rialzare da sola. Per fortuna può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontano e la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa. L’ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead – dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russell & Crowe – rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere. Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese inimitabile compagna di scorribande – che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l’Italian Bookshop. La prima è quella di assumere Diego, un ragioniere napoletano bello e simpatico, che fa il barbiere part-time, ha il cuore infranto e le chiama guagliuncelle. Ma proprio quando la libreria ha più bisogno di lei, il destino riporterà Ornella in Italia, a bordo di una Seicento malconcia guidata in modo improbabile dalla Patti.

Generalmente non amo i romanzi Italiani, ma ci provo spesso a dargli una possibilità. Ho sentito parlare molto bene di Bianchini e ho voluto prendere un suo libro, ma devo essermi imbattuta nel suo romanzo più deludente…

Fin dall’inizio il libro non mi ha preso, ma speravo che la situazione via via che leggevo migliorasse, e invece non accadeva nulla, la loro vita procedeva lenta, mentre i personaggi si alternavano , ho trovato la presenza di troppi personaggi, e ho faticato a capire quali fossero quelli principali, molte descrizioni a parer mio inutili di personaggi secondari, dialoghi lenti. Troppi stereotipi sugli Italiani, sopratutto su Diego, un personaggio che non mi è stato ben chiaro quale fosse il suo ruolo nella storia… Questo libro trattava anche tematiche importanti legate al passato di alcuni personaggi (non mi dilungo per non spoilerare se voleste comunque leggerlo) che avrebbero, a parer mio, dovuto trovare maggior importanza .

E voi siete riusciti a finirlo? Avete letto altri libri dello stesso autore?

Nuova rubrica librosa

Ho deciso di aprire una nuova rubrica nel mio blog, quella dedicata ai libri che leggo. Mi servirà sia per tenere il conto di quanti libri leggerò quest’anno sia per scambiare opinioni e consigli, spero solo riuscirò a essere costante riportarli tutti. Vi preavviso che saranno quasi tutti romanzi leggeri, dato che fatico a prendere sonno la sera leggere libri poco impegnativi è il sistema migliore per evitare di diventare matta a furia di contare pecore.

 

  • Il primo libro  che ho letto quest anno è stato : Amore zucchero e cannella pubblicato da Newton Compton Editori, 2012 (348 pagine) di Amy Bratley, questa è la trama riportata nel romanzo:
Juliet aspetta da una vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con Simon, un vero e proprio nido d’amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel nuovo appartamento, Juliet scopre che Simon l’ha tradita con la sua migliore amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto desiderata d’improvviso è ostile. Niente pare esserle d’aiuto. Finché un giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, Juliet s’imbatte nei vecchi libri della dolce nonna Violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l’ha abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene di appunti, Juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c’è quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l’ha fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni Sessanta, Juliet trova una lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l’esistenza… Il passato sembra riaffiorare e portare con sé un alone di mistero. E se riviverlo fosse l’unico modo per ritrovare se stessa e lasciarsi andare a un nuovo amore?

Questo romanzo non mi ha entusiasmato molto, mi aspettavo qualcosa di diverso, pensavo fosse più correlato alla cucina o a una sorta di pozioni magiche e anche la trama riportata sulla copertina del libro stesso  è un pò forviante. A tratti l’ho trovato un pò scontato e l’inizio è stato un pò lento ma poi si è fatto scorrevole e l’ho letto in meno di una settimana. La figura del capo mi ha infastidito e non poco avrei gradito che la protagonista riuscisse ad imporsi un pò di più su di lui e dargli una lezione, e anche tutto il pietismo che prova nei confronti della sua ex amica mi ha innervosito, è il ritratto di una donna debole che si lascia travolgere dagli avvenimenti, avrei preferito una donna con più carattere.  Non mi è piaciuto neppure l’abuso di alcol che si è fatto, un pò troppi ubriachi per i miei gusti. A piacermi molto invece sono stati gli estratti da riviste e libri degli anni 50-70 dedicati alle casalinghe che campeggiano all’inizio di ogni capitolo, alcuni dei quali davvero di un altro tempo. In linea di massima lo consiglio solo se vi piacciono molto i romanzi rosa e non vi aspettate nulla  di eclatante.

 

  • Il secondo libro  letto è stato: Un disastro chiamato amore pubblicato da: Leggereditore, 2016  (330 pagine) di Chiara Giacobelli, questa è la trama riportata nel romanzo:

Francese con un lavoro a Parigi e un appartamentino a Montmartre, Vivienne Vuloir è una ragazza buffa e imbranata che colleziona una figuraccia dopo l’altra, fa i conti con una fallimentare carriera di scrittrice e soffre di un numero indefinito di fobie. A trent’anni ha dimenticato il sapore di un bacio, si è adattata a essere identificata come “quella che si occupa di gossip” ma soprattutto ha perso completamente fiducia nel genere umano, specialmente se maschile. Quando un giorno riceve un’inattesa telefonata da un certo Mr Lennyster, figlio di un’importante attrice italiana su cui ha da poco redatto un dossier, è certa di stare per subire una grossa lavata di capo. Invece, l’uomo vuole commissionarle la biografia della madre. Così, ben presto Vivienne si troverà a dover affrontare un’avventura a cui non è affatto preparata: un viaggio in Italia, un libro da scrivere, un uomo affascinante, dolce ma oscuro, e una villa piena di misteri da risolvere. Tra gaffe, tentativi maldestri di carpire i segreti della famiglia Lennyster, amori e altre catastrofi, Vivienne, inguaribile pessimista, capirà che la vita le sta per riservare una sorpresa inaspettata…

Questo romanzo inspiegabilmente mi è piaciuto molto, nonostante la storia d’amore sia scontata e lei eccessivamente goffa e lui troppo servile e smielato, eppure mi ha coinvolto, l’ho divorato in un paio di giorni, è molto frizzante , la goffaggine e l’ipocondria della protagonista che a tratti ho trovato eccessiva in altri è riuscita a farmi ridere e per me è un risultato sorprendente, inevitabilmente ho finito per immedesimarmi in lei e incrociare le dita nella speranza che non combinasse qualche pasticcio. Ho adorato i personaggi secondari come il maggiordomo Marco e il collega 80enne di Vivienne (la protagonista), solo Mr Lennyster non mi ha entusiasmata avrei preferito un uomo con più carattere, è stato durante tutto il romanzo un pò troppo servile nei confronti di Vivienne, e ha subito le decisioni e i comportamenti di tutti gli altri personaggi del romanzo. Se cercate un romanzo leggero, il classico libro da leggere sotto l’ombrellone questo è perfetto.

Alcuni miei contatti stanno continuando a far girare questo post:

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Ho oscurato cognomi e facce perchè non ho capito se sono personaggi famosi, io non li ho mai sentiti nominare, ma a quanto pare sta tizia è una cantante.

Con questo post tirerò furori un pò di cinismo che è in me, quindi non offendetevi, se pensate che potreste farlo evitate di leggerlo…

Le premesse iniziali del  post mi sembravano innocue, ma già dal secondo paragrafo mi ha incominciato ad infastidire e mi viene da chiederti ma che amici hai?  Sono d’accordo con lei quando dice che le fanno tristezza le ragazze che stanno con un uomo solo per interesse economico e sociale, però dire che non hanno capito niente non è corretto, forse loro hanno capito più di noi, io non sono il tipo da fare certe cose sono troppo orgogliosa, ma ammetto che se non fossi così la mia vita sarebbe più semplice…

Ok che il detto dice l’amore non è bello se non è litigarello, ma litigare  in continuo è frustrante, non è la base di una sana relazione. Lo so sono acida, ma mi infastidisce proprio l’ostentazione dell’amore (sopratutto sui social) , tutte le foto con baci continui, i “ti amo”, i “sei unica\o” e nomignoli vari, dimostralo in maniera concreta che lo ami, ma in privato… Mi sembra che questo sia un post acchiappa like, in cui mettere in mostra che lei si è presa un tipo in sovrappeso (che poi lei non è che sia tutta sta figaggine) Comunque 147kg non sono proprio il massimo della salute, io partirei da questo, amarlo significa cercare di convincerlo a curare di più la salute, perchè a questi livelli si tratta di questo.

Capisco che non tutti gli uomini possano essere modelli Ambercombie , però certamente dobbiamo essere attratti, io almeno la vedo così, fortunatamente non abbiamo tutti gli stessi gusti, e ci sono donne attratte dalla pancetta altre da una carnagione più chiara etc… è vero che l’amore è cieco ma in passato mi sono accorta che una volta passata l’innamoramento iniziale mi sono chiesta perchè stessi con una persona che fisicamente non mi piaceva proprio, vederlo nudo non mi attizzava, ma mi innervosiva il fatto  che facesse cadere le gocce d’acqua sul pavimento dopo la doccia o che mi lasciasse le impronte dei piedi, mente quelle cose non avrei neppure dovuto notarle in quel momento…

Io non sono una fa dei regali, mi mettono in imbarazzo, però non vorrei neppure stare con uno squattrinato e mantenerlo, preferisco di gran lunga stare con una persona che si spacca la schiena in fabbrica o che fa un altro lavoro che gli fa avere un salario umile ma guadagnato impegnandosi, ok due cuori e una capanna, ma bisogna pure pagare le bollette e mangiare (e questo gli costa caro)…

P.S. Ma dove hanno trovato quella terribile stoffa a righe verdi e nere?

Il mio primo termine di ricerca bizzarro!!

Oggi è una giornata da ricordare , ho ricevuto finalmente il mio primo termine di ricerca fuori dal comune, finalmente!!

lo amo anche se fa male l amore

Cara amica, o amico, non posso dare per scontato che tu sia una donna, anche se ti immagino una ragazza ventenne, ti voglio dedicare un intero post. Il primo consiglio che ti vorrei dare è quello di utilizzare gli apostrofi. 

Ho voluto cercare le tue stesse parole, e oltre che trovarmi di fronte la correzione di Google che mi ricorda di utilizzare l’apostrofo (chissà che questo non mi possa servire da promemoria per non scordarmelo neppure io) non ho trovato nessun link che ti potesse essere d’aiuto, per cui un consiglio te lo voglio dare io , anche se non posso dire di essere molto esperta in questo campo, credo che quello che sto per dirti possa valere per risolvere molti problemi all’interno della coppia, parlane con lui, ovviamente non puoi dirgli che fa schifo a letto, ma guidalo, fagli capire cosa ti piace e come può migliorare, proponigli dei giochi e se neppure questo non dovesse funzionare fagli capire che tra di voi non c’è intesa sessuale e rivolgetevi a un sessuologo per farvi aiutare.

#day30 e 31

Sono molto in ritardo e non avrei più avuto voglia di farli…ma per correttezza devo portare a termine ciò che ho iniziato. 

– venerdì ho lavorato moltissimo  (ed è positivo )

– sabato ho finito presto e ho potuto andare a fare un bel giro con il mio moroso 

– ho avuto il capodanno a casa che desideravo, divano, tv, stufa accesa, cani…moroso 

– abbiamo avuto una cena migliore del previsto, mia mamma ha preparato un pasticcio per portare l’indomani da amici e ne ha preparato uno piccino per noi, mia suocera ha esagerato con la quantità di cotechini che ha cotto e ce ne ha ceduto uno… così siamo andati a prenderci una lattina di lenticchie  bonduel (non avevo tempo di cuocere quelle disidratate) e con un po’ di soffritto a base di cipolla, carota e sedano sono venute davvero ottime. .. inoltre ho avuto per l’aperitivo le fonzie che tanto desideravo!