Smarrita

Dopo settimane di lavoro super intenso oggi ho una giornata più tranquilla, fatico ad adattarmi a questo ritmo più lento. Mi sento l’ansia salirmi nei momenti di calma, vorrei essere più produttiva e mi sembra di sprecare tempo prezioso,  sono costretta a restare ferma in attesa, non posso allontanarmi per fare commissioni perché sto comunque lavorando devo essere reperibile,  non posso inventarmi grandi pulizie o iniziare nuovi lavori perché questi momenti durano poche decine di minuti e non so mai con certezza quanto.

Così mi appollaio scomodamente sullo sgabellino cercando di far riposare un pochino piedi e gambe mentre lascio che la testa viaggi. Purtroppo non mi porta in posti rilassanti ma in un turbinio di pensieri e riflessioni che mi fanno salire l’ansia. Un tipo di ansia che non provavo da tempo e non capisco cosa la scateni.

L’ansia e le emozioni più forti erano rimaste assopite in questi anni, non sapevo se esserne contenta o no. L’equilibrio che avevo trovato non mi riempiva di gioia però mi faceva sopravvivere bene alla vita e allo stress.

Riprovare certe emozioni mi lascia interdetta, sentire quella sensazione strana tipo farfalle allo stomaco quando devo fare qualcosa di nuovo o che non facevo da tempo non riesco a comprenderlo. Trovarmi per un aperitivo con delle conoscenti non dovrebbe farmi sentire così.

Quelle che provo a fatica sono le emozioni belle, non mi ricordo più che effetto fanno.

Mal di vita

Sono giorni che vorrei scrivere per denunciare il mio malessere, rimando sempre perché non riesco a capire da cosa sia dovuto.

Ho pochissimo tempo libero e sicuramente questo aiuta a farmi sentire così,  mi sembra l’estate mi sia fuggita tra le dita senza nemmeno essermene accorta.

Niente ferie, le domeniche spesso non si esce e quindi finisco a lavorare a casa per fare tutto (o in parte) di tutti quei lavori che in settimana non riesco.

Così trascuro il cane, trascuro quelli che credevo essere amici che in qualche modo mi davano la leggerezza, trascuro il mio compagno (un pochino lo fa anche lui con me), trascuro la famiglia,  i miei hobby e tutto questo mentre lotto per rimettere in sesto il mio fisico acciaccato.

Nei momenti liberi che mi impogno fatico a rilassarmi e anche farmi la manicure (rigorosamente da sola perché in questo momento le finanze sono un pochino provate) diventa un dovere perché mi rendo conto che devo curare di più il mio aspetto, così il turbinio del dovere mi assale.

Sono riuscita a prendermi qualche ora di relax reale con il risultato che la mia testa è andata in tilt, faccio pensieri sconclusionati, come non mai sento la mancanza di una vita passata, di amici, di tempo libero, di gioventù, di serate a ballare.

Guardo la vita postata sui social di una mia conoscente e la invidio profondamente. So cosa state per dirmi la gente non fa realmente ciò che pubblica, ma lei non posta nulla di eccezionalebe sicuramentei momenti difficilili ha anche lei. La sua è una vita del tutto normale, fatta di lavoro e studio, quindi anche lei è super impegnata eppure riesce ad avere le compagnie numerose, buffe, divertenti di amiche che si trovano per fare una partita a calcetto (o altre cose più creative del andare a fare aperitivo) o una grigliata più volte al mese. Ora è in vacanza ed invidio pure quella, non è in qualche albergo di lusso, ma con zaino in spalla campeggia e fotografa l’alba.

Questo mi manca, una vita impegnativa ma costellata di piccoli grandi momenti, mi mancano le chiacchiere, la spontaneità dei momenti senza essere obbligata a programmare tutto in largo anticipo altrimenti con il lavoro mi è impossibile esserci. Mi mancano le escursioni zaino in spalla in cui mi pento alla prima salita di aver deciso di farla. Mi manca ridere fino a farmi venire le lacrime agli occhi e il male agli addominali e pensare che in fondo è fare attività fisica anche quella.

Sono tutte cose che da sola non posso fare perché in montagna è pericoloso andare da soli e mi perderei sicuramente. Nonostante io parli abitualmente da sola quando mi devo concentrare mi rendo conto che non posso chiacchierare senza un interlocutore piacevole. Ma soprattutto non sono più capace di ridere….