Non avvicinatemi

Nei giorni scorsi al lavoro ho incrociato il mio ex, quello con cui vado d’accordo, non “l’idiota”. Lavoriamo in settori totalmente differenti ma per un caso abbiamo avuto una breve “collaborazione”, il che non era un problema dato che abbiamo rapporti più che civili.

Durante una breve pausa caffè abbiamo scambiato quattro chiacchiere, “Sai che tizio si è sposato? E Caio e Caia hanno avuto 4 bambini?” I soliti aggiornamenti di amici orami diventati estranei per me di cui però mi fa piacere essere aggiornata. Provo un vago senso di felicità nel sapere che la famiglia Caio che tanto desideravano avere figli e sembrava impossibile sono riusciti a realizzare il loro sogno.

“Sai che i Gigi si sono lasciati? Pare lei fosse stufa di sopportare le prese in giro di lui travestite da ironia. Anche io ti prendevo in giro dicendo che con i capelli corti sembravi un ragazzino, ma per noi era diverso io scherzavo e basta”. In quel momento mi sono sentita gelare il sangue, ho improvvisamente ricordato ciò che provavo quando mi diceva quelle cose, mi sono ricordata del perché lo avessi lasciato, non era perché crescendo eravamo diventati incompatibili …

Mi do della stupida per aver sofferto così tanto a causa sua, sia quando accettavo di stare con lui nonostante le frecciatine continue che demotivano la mia autostima, sia dopo averlo lasciato perché mi mancava…

Quindi è anche colpa sua quella sorta di dismorfismo di genere di cui ho sofferto, ora dovrebbe pagarmi delle sedute da una psicoterapeuta, e pagarle anche a stesso per imparare adessere una personamigliore. Dovrebbe riarcirmi anche per la mia incapacità di creare rapporti con le persone, perché probabilmente non ho amici perché non permetto a nessuno di avvicinarsi perché in qualche modo mi devo proteggere dal mondo.

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1 comments

  1. LatteScaduto · dicembre 22

    Piove, ex fidanzato ladro

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