Quando le piccole cose…

Lo so non sono capace di dare i titoli ai miei post, ma non so nemmeno scrivere bene per cui accontentatevi… E si, lo so, amo un po’ troppo i tre puntini di sospensione.

Come… Dicevo (ora li ho messi di proposito per cerere fastidio i puntini 😅) questa sera ho toccato la pace dei sensi, e questa settimana è pure successo più volte. Mi sembra così incredibile riuscire a sentire queste sensazioni positive nonostante tutto.

Sono seduta in giardino con un bicchiere di rosso, una felpa addosso, i grilli in sottofondo e Tiziano Ferro su Spotify, il mio cane gironzola nel giardino con una mela in bocca appena rubata da un albero. Io in un leggero stato di ebbrezza sto bene, ma veramente bene, rilassata, serena nonostante i problemi. Amo questo momento, amo l’aria leggera e pungente che mi colpisce e mi porta qualche suono in lontananza…

E ansia fu…

Questa sera ho un po’ d’ansia o un principio di attacco di panico, non capisco bene di cosa si tratta, comunque per ora lo sto tenendo sotto controllo, ed è anche per questo che ho deciso di scrivere. Un modo efficace per farmi uscire da queste situazioni è il riuscire a concentrarmi su altro. Solitamente il modo che mi è più facile è chiedere aiuto a qualcuno, fare in modo che mi raccontino qualcosa che mi distrae e che mi facciano parlare. Non tutti però sono adatti a questo compito, devono essere persone che riescono a far finta che io non stia male in quel momento e solitamente sono tutte persone che li hanno già provati loro stessi. Dato che voglio il più possibile riuscire da sola a superarli ho deciso di scrivere qui, quindi molto probabilmente questo sarà un post pieno di errori ortografici e non solo, ma abbiate pazienza e fate finta di non vederli.

Purtroppo molte volte non so la causa scatenante di questi episodi, posso solo supporla. Questa volta ho il dubbio possa trattarsi di un tentativo che ho fatto per riappacificarmi con una amica, bhe ex amica ormai. Credo di aver parlato qualche volta di lei, non ho molti dubbi sul fatto che fosse un amicizia tossica, purtroppo però non sono in grado di troncare i rapporti, o meglio posso anche farlo ma dentro di me i sentimenti continuano ad esserci e a macinarmi da dentro.

Nonostante siano passati mesi, nonostante non abbia più avuto sue notizie non sono riuscita a togliermela dal cuore o dalla testa, non lo so. Così ho deciso di scriverle, non so nemmeno io quale fosse lo scopo reale, continuo a dirmi che la ragione era avere un chiarimento per togliere quel rancore e concludere il tutto in modo da poter riuscire a voltare pagina. Probabilmente è perché in fondo speravo che ci fosse una piccola possibilità di riallacciare i rapporti, anche se non come prima, volevo tenerla distante ma sapere che comunque c’era ancora.

Ho ottenuto una risposta a quel messaggio totalmente diversa da quello che pensavo, che speravo. Preferivo un freddo messaggio in cui mi diceva di lasciare stare, invece è stata una risposta che mi ha indispettita, probabilmente per paura di essere attaccata è partita sulle difensive e questo mi ha provocato un certo disagio. Solo che ora non posso fare la stronza e non rispondere più, devo essere padrona delle mie azioni, se non gli avessi scritto fin da subito non mi sarei infilata in questa situazione.

Nel frattempo l’ansia mi è calata notevolmente, il blog ha funzionato! Visto che il sonno mi è arrivato all’improvviso è meglio che vi do la buona notte, sperando che la notte mi porti consiglio e mu faccia trovare la risposta adatta…

Quelle giornate

Ci sono delle giornate in cui tutta una serie di piccole cose vanno storte, che ti cambiano l’umore, non parlo di cose gravi ma proprio piccolezze che accumulate rompono parecchio le scatole. É iniziato tutto dal caffè che il mio compagno si è gentilmente offerto di prepararmi perché io ero di fretta, peccato che si sia dimenticato di mettere l’acqua e ha quasi bruciato la mia moca Bialetti da uno e mezzo più vecchia di me, che ho portato da casa dei miei perché il caffè con quella moca è più buono!

All’uscita dal lavoro dicevo fare una serie di commissioni veloci che però si sono trasformate in un calvario. Dovevo passare da amici di famiglia per consegnargli una cosa peccato che non mi rispondevano al telefono, facendomi tra l’altro preoccupare parecchio avendo la mamma anziana con molti problemi di salute. Alla fine avevano solamente i cellulari in silenzioso.

Per strada c’era un traffico improponibile, da quando hanno riaperto le scuole a qualsiasi ora le strade sono intasate, non riesco a capirne il motivo. Ho beccato l’ondata di semafori rossi. Così non sono riuscita a passare nel negozio di animali perché aveva già chiuso per prendere alcune cose per i cani così, dovrò andarci sabato dopo il lavoro.

Mi ero ripromessa di andare a correre con il cane stasera, ne abbiamo bisogno entrambi, peccato che appena rientrata a casa il cielo si sia annuvolato facendo calare improvvisamente la luce. Con il cane devo correre su sterrato per cui non mi sono proprio fidata di andare in qualche parco o peggio in mezzo ai campi da sola con il buio.

Mentre preparavo il pranzo ho deciso di preparare una bella frittata con le verdure da portare domani al lavoro come pranzo a sacco, peccato che questa sera mi sia accorta che era ancora cruda al centro (ma proprio liquida), così ho dovuto terminare la cottura facendola diventare una specie di frittata strapazzata.

Queste sono solo alcune delle cose andate storte oggi, così ho deciso di rinunciare alla passeggiata serale che volevo fare per consolarmi di non essere andata a correre, onestamente però ho temuto potesse succedere dell’altro, come un mega acquazzone visto il cielo nero.

Passeggiando in attesa delle foglie

É tardi, sono stanca ma non riesco ad addormentarmi nonostante la melatonina.

Questa sera sono rientrata a casa stanca e nervosa, da prima di salire in macchina mi è preso il chiodo fisso sul cibo. Non so se ve ne ho già parlato probabilmente si, se non lo ricordate vi rinfresco la memoria. A quanto pare sono borderline per essere bulimica, ho avuto più episodi durante la mia vita a manifestazione di questo fatto, per mia fortuna ho molta forza di volontà quindi non è sfociato nella patologia. Quando sono giù di morale, soprattutto se stanca cerco consolazione nel cibo, che in effetti mi fa stare meglio e provare piacere, riesco a mescolare le cose più assurde e nei momenti peggiori e mi accontento pure del cibo sano purché alternato a qualcosa di calorico. Quando mi capita mangio molto in fretta senza assaporare, ne sento l’esigenza.

Come dicevo stasera mi sono resa conto di avere il chiodo fisso e dato che mi era capitato anche venerdì scorso uno stato d’animo simile ed ho optato per saltare la cena per dedicarmi ad altre attività che mi hanno rilassata ho deciso di fare lo stesso. So che non è salutare saltare i pasti ma dato che colazione e pranzo li faccio sempre e in maniera sana ho deciso che saltare una cena ogni tanto non mi ucciderà, perché quando sono così stanca non riesco ad avere autocontrollo nel limitare il cibo.

Così assieme al mio cane sono uscita a camminare nonostante la stanchezza con la scusa che il cane ha effettivamente bisogno di passeggiare fuori dal giardino. Ho infilato le cuffiette nelle orecchie con una vecchia Playlist, acceso il mio Garmin così da capire quanta strada stessi percorrendo ed ho iniziato a camminare conscia che mi si sarebbe formata qualche vescica nuova.

Dopo un oretta il mio umore era totalmente cambiato, canticchiavo addirittura. Passeggiare in un clima autunnale mi mancava, una leggera nebbiolina che rendeva frizzante l’aria mi inumidiva, così ho alzato il cappuccio e mi sentivo bene, viva nonostante i miei pensieri non mi avessero abbandonato non desideravo null’altro! Il silenzio della notte, poche persone a passeggio con il loro cani, e nell’aria l’odore di legna bruciata. Provavo una strana malinconia piacevole, mi sentivo dentro a un film di Tim Burton.

Tempo di matrimoni…

Sono stata invitata ad un paio di matrimoni il prossimo anno, questo significa che ormai sono giunta in quella fascia d’età in cui dovrei fare famiglia, avere un posto di lavoro, le idee chiare… Ed invece io non ho nulla di tutto questo, e non sono neppure troppo sicura di volerli🤔

Quando sono stata invitata all’ultimo matrimonio non ho potuto non pensare “ma chi ve lo fa fare?” non sono più proprio giovanissimi e lo sposo è alle seconde nozze. Badate bene che la mia non vuole assolutamente essere una critica, anzi se sono felici non può che farmi piacere. La mia è proprio una domanda perché non riesco a capire cosa spinge la gente a fare quel passo. Cosa vi spinge a spendere un sacco di soldi per un giorno soltanto, a sopportare tutto lo stress per i preparativi, ad aver a che fare con fotografi, catering, sarte ecc e cercare di fargli capire cosa avete in mente? No davvero perché faticare tanto?!

Poi vogliamo parlare del dover stare al centro dell’attenzione con tutti che vogliono fare una foto con te, che ti fissano…

No sul serio non rispondetemi l’amore perché se fosse l’amore si sposerebbero in solitaria, con una cenetta romantica alla fine…

Oggi sono acida scusate ma ho il ciclo 😅

Probabilmente è partito tutto dal fatto che questa mattina mentre stavo seduta sulla tazza del bagno e sfogliavo svogliatamente Facebook mi sono imbattuta in quello che è stato il mio primo morsetto da ragazzina… Bhe ecco non sono certa lui lo sapesse, maaa comunque dicevo, lo avevano taggato in una foto mano nella mano con una sposa con tutti i commenti di auguri così ho dedotto che fosse lui lo sposo 😅

Ho fatto parecchia fatica a riconoscerlo non era più il ragazzino paffutello dai riccioli biondi, ora ha una folta e disordinata barba rossa, dei denti ingialliti e mi ricordava Alan di “una notte da leoni”. Mi ha preso un senso di malinconia mi sono chiesta se a chi mi vede a distanza di anni faccio lo stesso effetto…

Tempo di fare colazione

Da piccina non volevo mai mangiare al mattino e soprattutto bere, ricordo come un incubo il momento della colazione, con i miei genitori che mi svegliavano sempre prima e mia mamma che mi minacciava “finché non hai finito non ti alzi da tavola”. Mia nonna che mi inseguiva con qualsiasi cibo purché mangiassi, e partivano le suppliche per farmi mangiare.

Ora non è più così, la colazione per me è un momento importante che non deve mai mancare, sia perché significherebbe morire di fame dopo un paio d’ore sia perché è il mio momento di relax che uso anche per svegliarmi con calma.

Mi piace variarla tutti i giorni, dalle classiche fette biscottate con la marmellata e una tazza di the al caffè con i biscotti, allo yogurt con i cereali per finire con le colazioni salate.

Oggi mi sono alzata molto presto, circa 2 ore in anticipo rispetto all’orario in cui devo andare al lavoro, tappa al bagno, pappa ai cani, pentolino sul fuoco, profumo di pane tostato, scricchiolio della carta del prosciutto, il cane che accorre nella vana speranza che gli arrivi qualcosa e benessere!

Poi si corre, pentola con la verdura sul fuoco per il pranzo, apparecchio la tavola, faccio partire la lavatrice, metto via l’asse e il ferro da stiro usati ieri, preparo i vestiti che mi serviranno stasera in ordine in bagno per essere pronti ad essere indossati alla velocità della luce.. Mi spiace solo che a quest’ora tutti stiano ancora dormendo e non possa passare l’aspirapolvere, prima di uscire dovrò ricordare di far parte il robottino… Ed ora via si corre al lavoro perché sono già in ritardo…

Buona giornata blogger

Mi lamento…

Continuo a ricevere inviti a cene, feste private ecc che io puntualmente continuo a rifiutare perché onestamente non me la sento proprio di stare in mezzo alla gente visto la situazione covid. Non critico chi lo fa a meno che non faccia proprio cose assurde, che poi non critico nemmeno loro, ho solo una brutta opinione di certe azioni ma solitamente la tengo pure per me.

Io critico il fatto di essere criticata, mi sono rotta le scatole di ricevere solo critiche per ogni cosa. Non voglio uscire, ti spiego il perché, non invento nemmeno più scuse, non chiedo che tu smetta di fare ciò che stai facendo ma non rompermi le scatole, non insistere per vedermi che tanto non cambio idea. Non esco per ricevere altre critiche o morali… Me ne sto tranquillamente a casa con il mio cane ed eventualmente ci facciamo un uscita assieme in mezzo alla natura. Non vi rompo le scatole per cambiare i vostri piani, fatela pure l’uscita in mezzo alla gente, andate pure per locali e a ballare, ma se a me non va di rischiare di prendere una multa potrò essere libera di non venire? Inutile darmi della cagasotto o dirmi che mi adatto troppo alle regole che mi vengono imposte (anche quando non le condivido), perché mi fai ancora di più passare la voglia di vederti.

Mi sento anch’io frustrata da tutta questa situazione… Ma evito di rompere le scatole al resto del mondo e me ne sto lontano dagli altri così non litigo con nessuno… Sarà anche sbagliato il mio comportamento ma visto che ho spesso a che fare con persone fragili non voglio la responsabilità di essere stata io quella che ha portato il covid, se poi i loro nipoti vanno a ballare e portano a casa l’impossibile non mi interessa, ciò che mi importa è avere la coscienza pulita.i

Inutile che fate finta di preoccuparvi per la mia salute mentale, perché se foste davvero preoccupati mi proporreste una passeggiata in mezzo alla natura in solitaria per poter parlare in tranquillità.

Se fino ad un po’ di tempo fa sentivo la mancanza di amici ora non più… Ho finito le energie da dedicare agli altri, ho capito che non troverò facilmente amici che mi facciano sentire bene in mezzo a loro. Ho capito che probabilmente è colpa mia se la gente si sente libera di ironizzare su tutto ciò che mi riguarda, io ho sempre permesso troppo perché dicevo “piuttosto che ridano di me alle spalle meglio che ridano con me”. Ora però mi sono stufata, l’empatia non esiste più…

Grazie

Questo grazie è per voi blogger che mi leggete, mi commentate, che fate post…

Questo blog è nato come mio punto di sfogo, non sono sempre di buon umore quando scrivo, anzi è raro, solitamente vengo qui perché c’è qualcosa che mi fa stare male. Probabilmente voi che mi leggete avrete un opinione di me che cambierebbe se mi conoscete nella vita quotidiana. Mi piace ridere, scherzare, la solitudine e la compagnia, mi piacciono i discorsi seri e quelli superficiali, insomma sono un grande caos di emozioni.

Vi ringrazio perché qui non ho mai litigato con nessuno, anche qualora mi sia trovata in disaccordo con qualcuno ne abbiamo parlato civilmente.

Vi ringrazio perché non parlate in continuazione di covid, vaccini ecc, non aggredite chi la pensa diversamente, non cercate di far cambiare idea al prossimo (senza magari non aver nemmeno capito le basi).

Vi ringrazio perché mi avete consolata nei momenti bui, nonostante a volte fossero piccole problematiche altri veri e propri drammi per me. Mi avete incoraggiata e non fatta sentire sbagliata.

Quindi grazie a tutti voi, vecchi (non di età) nuovi, solo di passaggio!

Ancella o realtà?

Recentemente ho visto le prime due stagioni di “Il racconto dell’ancella”, serie che vi consiglio se avete Tim Vision, io l’ho visto su prime ma appunto lì ci sono solo le prime due stagioni. Senza dubbio è una serie impegnativa e non adatta alle persone troppo sensibili. Mi piacerebbe acquistare il romanzo per leggermi tutta la storia e scoprire come va a finire…

Non faccio spoiler anche perché è una storia troppo complessa per essere spiegata in breve soprattutto senza svelare nulla.

Quello che mi ha colpito è che guardando il telegiornale in questi giorni e sentendo parlare della situazione delle donne in Afghanistan mi si gela il sangue perché mi ricorda molto questa serie… Ricordo che mentre guardavo la serie pensavo “ma è malato” chi ha pensato a una cosa del genere, soprattutto certe scene le ho trovate talmente forti da renderle pure impensabili eppure, a quanto pare i talebani le stanno rendendo possibili..