Nostalgie

Come ogni mattina vado al lavoro in largo anticipo,  nonostante mi pesi alzarmi presto ha molti vantaggi questa mia abitudine, innanzitutto non resto imbottigliata nel traffico mattutino, per seconda cosa ho il tempo per preparare tutto ciò che mi serve in tranquillità e solitudine.  Accendo la radio ad un volume decisamente troppo alto e canticchio i brani.

In questo periodo sto ascoltando radio Iatlia, parlano poco, non fanno dibattiti,  niente politica e polemiche oltretutto hanno fanno sentire canzioni di vari periodi cosicché c’è anche una certa varietà musicale.

La cosa strana è che riesco a ricordare perfettamente le parole delle canzoni di quando ero adolescente.  La prima canzone in cui mi sono sorpresa a cantare parola per parola è stata “Infinito” di Raf

https://youtu.be/0Sv9qLTxkbU?si=eEOMInliGdUlKHuV

La seconda canzone trasmessa era di Giorgia, mi è partita la mente e ha iniziato a fare strane associazioni e un tuffo nel passato, mi sono ritrovata ad un anno fa, mentre facevo un rewatch di “The L word” una serie degli anni 2000.

La prima volta che l’ho vista e nemmeno per intero la trasmettevano in seconda serata se non ricordo male su La7, io la guardavo di nascosto perché ero certa i miei non sarebbero stati d’accordo, sia per l’orario in cui era trasmessa ma soprattutto per i temi trattati. Avevo una cotta per una delle protagoniste, Shane, durante il rewatch ho provato un fastidio per quel personaggio.

Al termine della visione ho provato una strana sensazione, come se le protagoniste dell serie avessero fatto realmente parte della mia vita, quasi come fossero state delle mi amiche, ieri ho riprovato quella sensazione e mi è presa una sorta di nostalgia.

Probabilmente il troppo lavoro mi sta riportando queste conseguenze…

Non avvicinatemi

Nei giorni scorsi al lavoro ho incrociato il mio ex, quello con cui vado d’accordo, non “l’idiota”. Lavoriamo in settori totalmente differenti ma per un caso abbiamo avuto una breve “collaborazione”, il che non era un problema dato che abbiamo rapporti più che civili.

Durante una breve pausa caffè abbiamo scambiato quattro chiacchiere, “Sai che tizio si è sposato? E Caio e Caia hanno avuto 4 bambini?” I soliti aggiornamenti di amici orami diventati estranei per me di cui però mi fa piacere essere aggiornata. Provo un vago senso di felicità nel sapere che la famiglia Caio che tanto desideravano avere figli e sembrava impossibile sono riusciti a realizzare il loro sogno.

“Sai che i Gigi si sono lasciati? Pare lei fosse stufa di sopportare le prese in giro di lui travestite da ironia. Anche io ti prendevo in giro dicendo che con i capelli corti sembravi un ragazzino, ma per noi era diverso io scherzavo e basta”. In quel momento mi sono sentita gelare il sangue, ho improvvisamente ricordato ciò che provavo quando mi diceva quelle cose, mi sono ricordata del perché lo avessi lasciato, non era perché crescendo eravamo diventati incompatibili …

Mi do della stupida per aver sofferto così tanto a causa sua, sia quando accettavo di stare con lui nonostante le frecciatine continue che demotivano la mia autostima, sia dopo averlo lasciato perché mi mancava…

Quindi è anche colpa sua quella sorta di dismorfismo di genere di cui ho sofferto, ora dovrebbe pagarmi delle sedute da una psicoterapeuta, e pagarle anche a stesso per imparare adessere una personamigliore. Dovrebbe riarcirmi anche per la mia incapacità di creare rapporti con le persone, perché probabilmente non ho amici perché non permetto a nessuno di avvicinarsi perché in qualche modo mi devo proteggere dal mondo.

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La festa che non c’era

È come quando qualcuno ti invita ad una festa… tu non ci vai… E nessuno se ne accorge…
SYLVESTER STALLONE – Rambo

Cercavo una frase che identificasse come mi sento in questi ultimi anni…

Credo di averla trovata …

Solo che è raro qualcuno mi inviti a quella festa…