Questione di un certo peso.

In questo post farò un po’ di riflessioni “ad alta voce”, non voglio in alcun modo urtare la sensibilità di nessuno anzi mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.

Negli ultimi anni si sta parlando tantissimo di peso forma. C’è chi sostiene che è importante mantenere un peso forma ideale per una questione di salute, chi che dovremmo accettarci per come siamo.

Stanno nascendo un sacco di modelle curvy in perfetta contrapposizione alle modelle sottopeso. Ci sono tantissime persone che si battono contro i body shaming tutti i giorni e siamo arrivati al punto in cui il peso è diventato un argomento tabù.

Tutto molto bello, molte idee sono super corrette ma… Ed è qui che partono le mie riflessioni.

È così sbagliato che una persona molto vicina a noi ci faccia notare che abbiamo preso qualche chilo? Quando vivevo con i miei io e mia mamma abbiamo lottato a lungo con il peso di mio papà, i risultati dei suoi esami avevano più stelle di una notte d’estate, alla fine anche grazie all’osservazione di qualcuno esterno alla famiglia ha deciso di mettersi a dieta (seguito da un medico), ha perso un sacco di chili, i suoi esami sono tornati buoni, non russa più e anche il mal di schiena è diminuito.

Finché si parla di salute l’opinione é ancora abbastanza mite ma quando si parla di estetica le cose cambiano perché diventa inopportuno dare opinioni sull’aspetto. In parte sono d’accordo ma anche se si tratta del nostro parter?

Non si dovrebbe volere che gli altri cambiassero ma dovremmo accettarli così come sono… Maaa se nel tempo fossero loro ad essere cambiati e questo non li rendesse più attraenti ai nostri occhi? Dovremmo semplicemente lasciare il nostro partner perché ha smesso di depilarsi o ha preso qualche chilo? É così sbagliato parlargliene?Non parlo a chi ambisce ad avere una persona “perfetta” al proprio fianco, non parlo delle esagerazioni.

Il mio ex non rientrava nei canoni estetici che mi piacciono eppure è riuscito a farmi innamorare di lui, però con il tempo il fuoco dell’innamoramento si è spento e sono usciti i difetti estetici e caratteriali. Poi con il tempo ha preso parecchio peso e mi sono ritrovata affianco una persona che non mi attraeva per nulla, ricordo ancora un giorno che è uscito dalla doccia nudo il senso di disgusto che ho provato. Tutto questo può sembrare terribilmente cattivo però come posso impormi di trovare qualcosa attraente se per me non lo è?

Non mi piaccio con qualche chilo in più e non sono ipocrita da dire che è una questione di salute, perché probabilmente secondo le tabelle sono solo un paio di chilogrammi sopra il peso forma corretto. Nel mio caso è questione di estetica, non mi importa ciò che pensano gli altri ma ciò che penso io, mi guardo allo specchio e non mi riconosco l’immagine riflessa.

Quando qualcuno mi dice “Ma non sei grassa”, “Ci deve essere un po’ di ciccia altrimenti che gusto c’è nel toccare ossa” non mi da sollievo ma al contrario mi fa venire ancora più voglia di coprirmi ed è così che il peso diventa un argomento tabù anche per me.

Io non vorrei fosse un argomento così scottante, se le persone avessero un opinione più obbiettiva e ammettrssero che ho preso qualche chilo (ne ho messi su 7 quindi non sono proprio nulla) e si offrissero di aiutarmi nel perderli invece che insistere nel dirmi “ma è solo una fettina di dolce / boccale di birra” quando rifiuto qualcosa dato che sono a dieta. Non pretendo che le perone mi propongano di venire a correre con me o in palestra, ma semplicemente quando dico che non posso uscire a cena perché sono a dieta mi offrissero un altra alternativa, “dai ci troviamo per un caffè”, “andiamo a fare una passeggiata al parco”.

Sabato sera

Poco fa ho pubblicato un articolo che parla del fatto che ho raggiunto una certa serenità, la verità è che ieri sera è successo un episodio che mi ha catapultata anni addietro, quando ero infelice.

Premetto che negli ultimi due anni sto uscendo veramente poco, soprattutto la sera, mi è passata la voglia. In parte è perché non ho più bisogno degli altri per coprire il gran rumore che provocava il caos che avevo in testa e questo mi ha fatto diventare pigra.

Mi sono lasciata convincere dal mio compagno e da alcuni amici ad uscire dopo cena questo sabato sera. Non ne avevo nessuna voglia, sapevo come sarebbe andata a finire la serata. Sapevo che ci sarebbe stato un gran caos, che non saremo nemmeno riusciti a parlare.

Le mie previsioni si sono rivelate corrette, ero stata addirittura ottimista. Non mi sentivo per niente a mio agio, alla fine mi sono ritrovata da sola, sola in mezzo alla gente. Sensazione che provavo spesso nel 2019, ne ho parlato parecchio anche qui nel blog.

Ho messo in atto il mio solito meccanismo di protezione, l’isolamento. Dopo aver girato in maniera spaesata per il locale ho trovato una saletta vuota. In quella stanza c’erano parecchi oggetti di modernariato, vecchie poltrone dimenticate e la pace. Mi sono lasciata cadere in una poltrona verde con la seduta sfondata. Sono rientrata in contatto con me stessa, sentivo il freddo pungermi le mani e cercare di penetrare sotto la felpa, il tintinnio delle posate sporche ammucchiate sopra pile di piatti che i camerieri portavano di tutta fretta in cucina. Dopo pochi istanti ero nel mio mondo fantastico, la mia mente mi ha fatto viaggiare…

Dopo un tempo che non so quantificare mi sono venuti a cercare, ciò che ho provato è stata la rabbia nei loro confronti, dovevano lasciarmi lì nel mio mondo. Non riuscivo ad accettare che dopo che mi hanno quasi obbligato ad uscire pretendessero anche che mi divertirsi (o che facessi finta) non capendo il mio disagio.

Serena.

Ormai è da qualche giorno voglio fare un post sulla serenità che ho raggiunto. Ascoltavo distrattamente la radio quando ho sentito che la speaker chiedeva alle persone all’ascolto se fossero felici.

Mi sono interrogata a lungo per capire se sono felice, non è stato affatto facile giungere a una conclusione. La risposta è no, non sono felice, però non sono nemmeno infelice quindi posso dire che per una volta tanto mi accontento e non pretendo nulla di più perché quello che ho raggiunto è la serenità.

La mia vita è tutt’altro che perfetta, ci sono tante cose che non mi piacciono, altre sto cercando di sistemarle eppure sono riuscita a raggiungere la serenità interiore. Non sono diventata una specie di monaco buddista, ho le giornate no, quelle bho, i momenti in cui mi arrabbio però poi mi passa e alla notte riesco a dormire serenamente.

La cosa strana è che quando ho qualcosa che non va non ho difficoltà a venire qui sul blog a lamentarmi e sfogarmi, quando invece le cose vanno bene ho come un blocco e sparisco dal blog. Mi sembra che non sia importante raccontare agli altri che sto bene, mi sembra di ostentare la felicità. A pensarci é assurdo, perché non è bello sentire qualcuno che si lamenta sempre.