Inizio questo post scritto in fretta da cellulare (per cui ignorate gli orrori di ortografia) con il ringraziarvi per il sostegno che mi date quando sono giù. Quando ho aperto il blog l’ho fatto per avere una valvola di sfogo e un confronto, e devo dire che mi aiuta. Vorrei ringraziare anche i nuovi follower, appena mi sarò risistemata, passero a dare un occhiata anche ai vostri blog.
Ora veniamo al titolo del mio post, in un momento di relax (al bagno) mentre sbirciavo su Facebook, mi sono imbattuta in due post che mi hanno lasciata perplessa.
Il primo post di cui voglio parlarvi è quello di un “amica ” che in realtà non mi sta’ neppure troppo simpatica , sono costretta a mantenere i rapporti perché suo marito è un caro amico del mio moroso, che dopo aver figliato per due volte in pochi anni è totalmente cambiata, la maternità da alla testa a molte donne. Prima era sempre pronta a fare aperitivi e cene (io non ero troppo felice di partecipare, sia per ragioni economiche, mica posso andare tutti i fine settimana a cena fuori in ristorante, sia perché avrei voluto fare qualcosa di diverso in molti sabati sera). Ora secondo me fa parte di “sette” tipo “le pancine” , è fissata con le fasce, con i metodi Montessoriani, giochi propedeutici al l’apprendimento, auto-svezzamento e cose simili. Non ci vedrei nulla di male, se non che sono metodi troppo estremisti, e sinceramente non vedo questi risultati così incredibili sui figli di chi segue queste linee di pensiero, sono solo normali bambini con normali capricci, anzi probabilmente con capricci maggiori di chi segue linee di pensiero più “spartane”. Che poi voglio dire sono fatti loro, se non fosse per il fatto che quando escono di casa vincolano il resto del mondo ai loro ritmi e a dover sopportare i loro marmocchietti dalle mani appiccicose.
Il post di oggi in particolare esponeva la sua contrarietà al dare sberle ai bambini come metodo educativo. Fin qui ci potrebbe anche stare, ma la sua frase era questa:
Sento ancora spesso decantare il valore educativo delle sberle, anche da alcuni amici… E rabbrividisco ogni volta
Ecco direi che mi puoi togliere dalle amicizie, io sono favorevole a una sberlletta, ovviamente non intendo picchiare a sangue, ma solo il gesto dato sul sedere in determinate situazioni estreme, secondo lei è invece violenza gratuita. Il problema che il risultato di tutto questo permissivismo lo vediamo tutti i giorni intorno a noi. Lei è sostenitrice del non far piangere i bambini, di non punirli , peccato che io abbia visto il padre della bimba alzare la voce e rimproverarla di fronte a un malanno, e quello secondo la loro teoria non è umiliante? Alzare la voce di fronte ad estranei, ovviamente la bimba si è messa a piangere, ma poco dopo la hanno presa in braccio per consolarla… ok, non capisco questi metodi educativi, speriamo solo non facciano troppi danni, perché quelli saranno i futuri adulti.
L’altro post che mi ha infastidito riguarda una donna separata in casa da due anni con due figli piccoli. Da un anno ha un nuovo moroso e continua a postare cose romantiche dedicate a lui, per fortuna che i bimbi sono troppo piccoli per avere Facebook. Ieri, è apparsa una foto di un mazzo di rose, seguito da vari tag, tra cui #lacosapiubellakemiecapitata . Io già aberro questi tag così lunghi d inutili, ma la k? Perché doveva inserire la K? Comunque la cosa triste è che la cosa più bella dovrebbero essere i bimbi e non il moroso. Per la cronaca mentre lei era in giro con il moroso i bimbi erano dai nonni.
Io a furia di nascondere persone sulla mia bacheca appaiono solo alcuni post di gruppi, ho una bacheca piuttosto monotona devo dire.