Madri che si pentono di esserlo…

Ho un paio alcuni contatti su fb che postano spesso articoli “contro” la maternità, le persone in questione le reputo femministe e animaliste, sono fissate, stanno lì tra i miei contatti soltanto perchè conoscendole nella vita reale sembrerebbe brutto se le rimuovessi dagli amici…considerando che ho impostato fb in modo che non mi faccia vedere la maggior parte di ciò che postano non vedo più molto di loro… oggi ho aperto un link che aveva messo una di queste ragazze, c’era l’intervista alla sociologa Orna Donath autrice di un libro che ha fatto molto discutere in cui racconta la storia di 23 donne che si sono pentite di avere avuto un figlio.

Generalmente sono contraria a questo genere di articoli perchè trovo che l’obbiettivo sia il gusto di creare polemica, ci ho pensato molto se era il caso di postarlo o no… ma alla fine il motivo per cui ho creato il blog è proprio per avere un confronto, trovarmi a discutere in maniera civile anche con persone che la pensano diversamente… so che probabilmente lo leggeranno in pochi perchè ne uscirà un papiro, se poi pensiamo anche ai vari link credo diventi difficile da leggere attraverso l’app.

Quando ero bambina sognavo l’abito bianco e la maternità, ero una bambina normale che adorava giocare a fare la mamma, ricordo che mi mettevo un lenzuolo in testa e sulle spalle per simboleggiare il vestito da sposa, e giravo con la carrozzina blu con dentro cicciobello , ricordo che avevo chiesto a Babbo Natale il marsupio per metterlo dentro e poter portare cicciobello anche quando andavo a fare la spesa con i miei. Crescendo la mia passione per i bambini e il matrimonio si allontanava, ma restavo convinta un giorno si sarebbero realizzati i miei sogni di bambina… quando l’età per creare famiglia è arrivata  mi sono resa conto che forse l’abito bianco non lo sognavo più, e dopo varie vicissitudini mi sono accorta di non avere nessun desiderio a diventare madre, tutti sostengono che un giorno me ne pentirò, oppure che ho tempo per cambiare idea, io li lascio parlare ma la realtà è, che alla soglia dei 30 credo di essere abbastanza matura per sapere cosa desidero.

Ho conosciuto delle ragazze che non hanno preso precauzioni durante i rapporti o che queste hanno fallito, una in particolare mi ha colpito, mi ha raccontato delle pressioni subite dal moroso dai parenti e dagli amici per non abortire,  la gente dovrebbe imparare a non intromettersi nelle scelte altrui, dovrebbe sostenerle senza influenzarle… Ha avuto una gravidanza pessima è stata seguita da psicologi ed ha seguito una terapia farmacologica,  per chi  non lo sapesse oltre alla depressione post parto esiste la depressione in gravidanza una volta nato il bambino la situazione non è migliorata lei lo ama profondamente ma lo ritiene la causa della sua infelicità, guardandoci intorno possiamo accorgerci di situazioni in cui vivono alcuni bambini, forse fanno parte di questa categoria di bambini non voluti…

Non voglio spingere nessuno verso l’aborto ci mancherebbe, però credo che in alcuni casi il portare avanti la gravidanza a tutti i costi non sia la scelta migliore sia per il bene della donna, sia per quella del bambino… Voi mi direte che esiste anche la possibilità dell’adozione, è vero ma credo fermamente che sia la più difficile da intraprendere e che non sempre i bambini adottati poi riusciranno a essere felici…

Mentre cercavo l’intervista che ho riportato sopra mi sono imbattuta in questo articolo ein quello di Margherita,  credo siano interessanti  anche i commenti, c’è un grosso stacco tra le donne che si trovano in questa situazione, si sentono inadatte, sbagliate, e chi non fa che puntagli contro il dito non capendo la gravità della situazione…

Questo articolo vuole essere uno spunto di riflessione per chi la pensa diversamente

23 comments

  1. vikibaum · marzo 15, 2016

    un figlio va fatto con coscienza, se davvero lo vuoi, non può essere frutto di incidenti o desideri egoistici di affetto…inoltre bisogna essere pronti ad accettare che lui viene prima di te, sempre, perché non ha chiesto di venire in questo mondo… carissima, ora andiamo sul leggero, da me PIZZA TAG!

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    • Hadley · marzo 15, 2016

      Sono d’accordo! Posso comprendere però che le pressioni esterne (se uno non è abbastanza forte) possano arrivare a far convincersi che è quello che vuole, quando in realtà è quello che vuole il proprio marito, i genitori \ suoceri e la società
      Ora passo da te per il Tag!

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  2. Drafo · aprile 6, 2016

    Parlo da individuo di sesso maschile, quindi da persona che ipoteticamente vivrebbe la cosa “dall’altra parte”: per come la vedo io, totale solidarietà a chi sceglie di abortire SE entro i termini biologici noti. Tecnicamente un embrione non è un essere umano più di quanto un uovo sia un pulcino, e chi grida all’omicidio a questi presupposti è semplicemente un fanatico. Premetto anche che non vedo troppo di buon occhio animalisti e femministe autosedicenti, poiché di norma sono quelli più portati all’estremizzazione dei concetti che difendono, spesso goffamente ed in maniera del tutto acritica, analogamente ai puritani della domenica-tutti-in-chiesa che sorreggono con vergognoso orgoglio i cartelli: “Aborto=Omicidio” e simili.
    In generale, non mi piace chi ha una “one vision” e muore dalla voglia di fartene partecipe.

    Sono rimbalzato qui per caso, così come sempre in maniera del tutto casuale mi sono imbattuto in due articoli di madri che si sono pentite di non avere abortito e che m’hanno fatto passeggiare a suon di click incuriositi fino a questo blog (cercavo materiale per un articolo su un pakistano che vuole arrivare a quota 100 figli per intenderci, perché secondo un’interpretazione di un’ipotetica frase dell’ipotetico profeta Maometto, si sarebbe in questo modo assicurato un posto in paradiso. E niente non commento, è già abbastanza autoesplicativa così), ma ho apprezzato il fatto che si sia deciso di aprire una finestra di dialogo su un tema di norma taciuto.

    Spulciando in giro, sono letteralmente inorridito di fronte a certi interventi dal sapore decisamente tardomedievale. Di questi tempi si parla tanto di terrorismo, spesso a sproposito. Ebbene in questo caso, dal mio punto di vista, chi esercita pressioni del genere – visti i gravissimi danni psicologici che rischia di causare, e spesso causa, alle dirette interessate – è a tutti gli effetti un terrorista, nell’accezione più fedele del termine.

    E ringrazio quotidianamente di non essere nato donna, perché col mio temperamento e la mia soglia di sopportazione, stando in questa società a quest’ora sarei già in galera. Probabilmente da un pezzo.

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  5. Sara Provasi · aprile 12, 2018

    Concordo su tutto!! 😍💕
    L’unica differenza è che non ho mai desiderato la maternità neanche da piccola… ma per il resto, potrei averlo scritto io 😀 e mi fa ancora più piacere perché è difficilissimo poterne parlare, nella vita ho solo un’amica che mi capisce su questo punto!

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    • Hadley · aprile 12, 2018

      Sai che in realtà conosco varie ragazze/donne che la pensano così? Purtroppo però se lo diciamo veniamo criticate per cui molte preferiscono tenerlo per se

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      • Sara Provasi · aprile 12, 2018

        Esatto!! Io ne parlo più volentieri che mai, ma solo quando capisco che posso farlo… sennò è inutile. E se mi viene chiesto lo accenno giusto al volo. L’altro giorno ho provato a spiegarlo a mia zia che continuava a spronarmi… le comiche 😂

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        • Hadley · aprile 12, 2018

          Si tante volte cambio discorso e tronco di netto… altre volte, ed è fighissimo, faccio restare male le persone con uscite del tipo “e se non potessi avere figli per ragioni di salute?” La maggior parte delle persone si zittisce e resta mortificato… l’idiota che poi insiste però lo si trova comunque

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          • Sara Provasi · aprile 12, 2018

            Non stento a crederci! Anch’io tra i contro ho anche qualche disturbo fisico tra cui una forte anemia che è già tanto se riesco a fare le cose base…
            Ma stando a questa cultura bisognerebbe fare gli eroi! Sicuramente verremmo empaticamente comprese di più se avessimo problemi ma fossimo testarde a far figli lo stesso 😅
            Hai mai visto i programmi tipo life shock? Spesso vedi gente con problemi incredibili di salute, geneticamente pericolosi, che ha come primo sogno quello di far figli, e tutti a incoraggiare.. o loro stessi vengono da una famiglia con magari tantissimi fratelli di cui altri malati e altri morti. E boh, fermarsi almeno al primo che nasce malato, anche solo per assicurargli più cure, no? 🤔

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  6. Paolo · agosto 28, 2018

    la maggioranza dei genitori non si pentono. Poi ci sono done e uomini che vogliono davvero un matrimonio e/o dei figli e altri che invece non li vogliono. C’è chi non pensava a sposarsi e a fare figli e poi lo ha fatto ed è rimasto contento/a perchè l’ha fatto con la persona giusta e chi invece no. tutte le scelte vanno rispettate

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    • Hadley · agosto 28, 2018

      Non ho mai detto che la maggior parte delle persone si pentono di aver fatto un figlio… Fortunatamente non è così altrimenti sarebbe una vera tragedia.
      Il problema è che molti danno per scontato che andrà tutto bene.
      Io non sono contraria a chi desidera sposarsi o fare figli, e nemmeno a chi con il tempo ha cambiato idea e ha deciso che sarebbe stato più felice con una famiglia. La mia non vuole nemmeno essere una critica ma più uno punto di riflessione… Anche se si sta’ con la persona giusta non è automatico che si debba fare un figlio. I figli devono essere voluti e amati… Purtroppo talvolta si fanno figli per le ragioni sbagliate (portare avanti un cognome, pensare di avere dei badanti quando si sarà vecchi, salvare un rapporto in crisi…) e chi ne fa le spese sono i bambini, è sbagliato pensare faccio un figlio e tutto andrà bene, bisogna impegnarsi per svolgere uno dei lavori più difficili, quello dei genitori… E se non si è disposti a fare sacrifici é meglio non farle, e fare gli zii, i cugini, i fratelli maggiori ecc

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  7. Paolo · agosto 28, 2018

    e avere figli non vuol dire annullarsi

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    • Hadley · agosto 28, 2018

      No… Ma saper mettere al primo posto le esigenze di un figlio si… Non si può pensare di fare la vita di prima (ad esempio andare a. ballare tutte le sere, andare a feste ecc). Ci sono una marea di cose che si possono fare con i bambini, ma bisogna saper scegliere quelle più adatte a loro. ovviamente se c’è un nonno, zia, baby sitter di fiducia qualche volta si può uscire senza bimbi ma deve essere l’eccezione, non di certo lo stile di vita.

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